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Posted by on set 10, 2018 in Fitness | 0 comments

PREPARAZIONE SPECIFICA PER IL CALCIO

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In Italia ci sono 1.108.479 di persone che giocano a calcio (dati Federazione Italiana Giuoco Calcio)!

Di questi, 14.476 sono professionisti e quindi con una preparazione specifica sicuramente di livello, seguita da uno staff preparato e specializzato.

Gli altri, probabilmente, non dedicano abbastanza tempo, se non per niente, ad una preparazione fisica che consenta di ottenere una migliore performance e a ridurre l’incidenza degli infortuni.

Lo scopo di una preparazione complementare è quello di migliorare la forza (non solo degli arti inferiori), la velocità, la resistenza e anche la coordinazione del calciatore; in poche parole andiamo ad allenare sia le capacità condizionali, sia quelle coordinative.

Per fare questo bisogna utilizzare un programma di lavoro specifico, in base al momento della stagione, diverso per ogni calciatore.

Il ruolo del Personal Trainer è quello di capire i punti deboli del calciatore e lavorare per migliorarli; spesso infatti ci viene chiesto un lavoro specifico di riatletizzazione o di prevenzione di infortuni tipici del calciatore come la pubalgia o gli infortuni muscolari a carico dei flessori della gamba.

Diverso invece è il nostro ruolo se si parla di piccoli “calciatori”; in questo caso bisogna concentrarsi sullo sviluppo degli schemi corporei di base nei casi di bambini di età compresa tra i 6 e 12 anni, e sullo sviluppo delle capacità coordinative, fondamentali per poter accedere in futuro a qualsiasi tipo di “abilità” motoria.

Purtroppo sui campi da calcio non viene dedicato abbastanza tempo allo sviluppo della capacità coordinativa, fondamentale per la ricerca del miglior gesto tecnico possibile, specie in situazioni di equilibrio precario o disturbo dell’avversario; è per questo che nei nostri allenamenti utilizziamo moltissimo superfici instabili come bosu, skimmy e resistenze elastiche che obbligano la persona che stiamo allenando ad una attivazione profonda dei sistemi propriocettivi, della muscolatura stabilizzatrice e del core stability che permettono di eseguire esercizi di coordinazione, anche complessi.

La ripetizione costante di questi esercizi provoca degli adattamenti muscolari, ma anche degli adattamenti involontari che permetteranno al calciatore di migliorare la propria performance sia in termini atletici che tattici, senza considerare l’importantissima riduzione dell’incidenza degli infortuni in un fisico ben allenato e coordinato nei gesti tecnici e negli sforzi fisici!

 

LUCA MORINI

PERSONAL TRAINER

EVO BENESSERE

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