PADMASANA, l’asana “per eccellenza”!
La posizione a gambe incrociate comunemente nota come “loto” è l’asana che per eccellenza rappresenta la pratica dello yoga. Fin dall’antichità in India molte divinità venivano infatti rappresentate in questa posizione.
Grazie all’incrocio delle gambe è possibile mantenere la schiena eretta anche durante la meditazione senza il rischio di incurvarsi con la colonna in avanti.
Il nome del fiore che porta è particolarmente significativo, il loto, cresce nelle paludi fangose e sboccia sopra l’acqua, i suoi petali non si bagnano e rappresenta il distacco dalle cose materiali proprio come le gocce d’acqua non lo toccano ma vi scivolano con facilità sopra.
Anche se a vederla può sembrare una posizione facile, non lo è, richiede una notevole flessibilità di anche, ginocchia e caviglie, che solo yogi e yogini esperti riescono a ottenere.
Per iniziare è consigliato assumere il mezzo loto, in maniera alternata su entrambi i lati, e poi, quando il nostro corpo sarà pronto, provare a entrare nel loto e mantenere la posizione inizialmente solo per qualche minuto in modo da abituare le gambe gradualmente.
I benefici derivanti dalla pratica di questa posizione sono quelli di migliorare la circolazione nelle pelvi e facilitare la digestione, oltre a donare tono ai muscoli della schiena e delle gambe.
Vediamo quali sono i passaggi seguire per una corretta esecuzione:
- sedersi a gambe distese sul tappetino in Dandasana;
- afferrare il piede sinistro e portarlo sopra la coscia destra inserendolo nella cavità formata dall’inguine ;
- afferrare poi il piede destro e portarlo delicatamente sopra la coscia sinistra formando un incrocio con gambe e piedi;
- raddrizzare bene la schiena e mantenerla eretta;
- le ginocchia dovrebbero toccare il suolo.
DILETTA FERRI
ISTRUTTRICE YOGA INTEGRALE ANUKALANA INSPIRED
EVO BENESSERE